Le ventidue botteghe della Val Brevenna
- Paolo Brassesco
- 19 feb 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 7 nov 2024
Botteghe e attività commerciali negli anni '40 del XX secolo.
Ricordate l’articolo sulle ventitré osteria della Valle?
Per completare il quadro degli esercizi commerciali, è giunto il momento di provare a rintracciare le botteghe che operavano nella nostra Vallata, affidandoci nuovamente alla guida "Annuario Genovese Fratelli Pagano-Guida di Genova e provincia 1941-1942".
Secondo questo prezioso documento, circa ottanti anni fa la Val Brevenna poteva contare su un tessuto commerciale di tutto rispetto: erano infatti ventidue le botteghe operanti, distribuite nei vari paesi.

Nelle frazioni principali se ne contavano anche più di una, come a Frassineto, dove ve ne erano diverse, a Clavarezza due e temporaneamente addirittura tre, a Carsi due, a Pareto due, a Nenno due, a Frassinello due.
Ne troviamo presenti anche una a Molino di Frassinello, una a Tonno, una a Casareggio, una a Senarega, una a Prele, una a Ternano, una a Chiappa ed una al Fullo.
Questi negozi non erano da intendere come botteghe alimentari nel senso stretto del termine, ma erano da considerarsi come dei veri e propri empori, in quanto oltre al necessario quotidiano (come farina bianca, caffe, zucchero, olio etc) spesso e volentieri vi si poteva acquistare anche oggetti ed attrezzi di uso quotidiano, per lo più impiegati nei lavori di campagna.
In alcuni casi, le botteghe avevano la doppia funzioni di tabacchino, come indicato nella stessa guida. In questa doppia veste operavano per la rivendita di tabacco, sigarette, sale e altri generi di monopolio a Clavarezza, Molino di Frassinello, Tonno, Senarega, Frassinello, Nenno, Frassineto, Ternano, e Carsi.
Ma non solo botteghe: all'occorrenza, in val Brevenna, si disponeva proprio di tutto!
Certo, va ricordato che nelle frazioni maggiori erano presenti maestranze esperte in quasi tutti i campi, figli della cultura dell'arrangiarsi, ma se si necessitava del maniscalco per ferrare i cavalli e i muli, ci si poteva rivolgere ai fabbri e ferrai presenti a Molino di Frassinello, Mareta e Clavarezza.
In caso di bisogno del falegname, questo lo si poteva trovare a Carsi, come il medico professionista e il negozio di tessuti.
L'unico ottonaio presente in valle, invece, lo si trovava nuovamente a Mareta.
I soli negozi di calzature ci vengono segnalati a Frassinello (lo stesso Rossi Giovanni già titolare della bottega) e a Senarega, mentre un negozio all'ingrosso di cereali per bestiame ci è indicato nuovamente a Frassinello.
Frassinello che, assieme a Roiale, vi avevano sede gli unici due mercanti di bestiame riportati in quel periodo.
Diamo infine un veloce sguardo gli uffici postali a servizio della Valle: uno a Carsi per l'alta val Brevenna e uno a Clavarezza, successivamente unificati entrambi nell'ufficio di Molino Vecchio (indicato nel documento con il nome di Valbrevenna Centro), in seguito al cambio della sede comunale.
P.S. Tutti i dati qui citati sono liberamente consultabili al seguente link
Non sono uno storico, ne aspiro a diventarlo. Ma da sempre con la passione per la storia e la cultura della Valle che fu.
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